Studio Opsis • Psicologia Transpersonale
Via dal continuo rimuginare e dalla tristezza cronica
C’è una relazione strettissima fra i nostri pensieri, emozioni e comportamenti.
Si influenzano in modo indissolubile l’uno con l’altro e questo l’hai sicuramente percepito;
ma quello che troppo spesso le persone non sanno è che il loro motore sono le convinzioni: quello che ciascuno di noi CREDE di se stesso, degli altri e del mondo.
Le convinzioni sono i fattori determinanti che fanno girare pensieri, sentimenti e comportamenti diventando in modo inconsapevole dei programmi.
Sì, programmi, proprio come quelli dei computer, che permettono di elaborare dati e ottenere un certo risultato.
I nostri programmi elaborano milioni di dati milioni di volte al giorno, in pilota automatico, inconscio.
E va bene! soprattutto quando ci fa stare bene.
MA cosa fare con le situazioni che vengono elaborate in un modo che poi ti porta a NON sentirti bene?
Meglio conoscere il programma.
Infatti, potrebbe essere vero che
“quel che non uccide rende più forti” ma non sempre : se qualcosa stava per ammazzarti è più probabile che…diventi un trauma. Mentre ti rende più forte solo se capisci cosa stai imparando da quella situazione.
Dietro la scaramuccia di una normalissima giornata di relazioni ed episodi sgradevoli ma “insignificanti” spesso c’è lo stesso macigno che è all’origine di problemi seri ed affari di grande portata.
Questo è quello che accadeva a N., infermiere in una struttura sanitaria e che aveva un rapporto teso con la suo responsabile di servizio, per i suoi comportamenti poco rispettosi.
Aveva sempre “mandato giù il rospo” dicendosi che dopotutto non era grave, ma adesso aveva accumulato tanta frustrazione che lo faceva litigare continuamente anche con la fidanzata!
e si incolpava di non riuscire a semplicemente scrollarsi di dosso quella sensazione; per cui voleva aiuto.
Con il lavoro insieme del Percorso • Il Tuo Posto Nel Mondo • che aiuta persone capaci e piene di risorse ma che non si sentono mai abbastanza, a ritrovare pace con se stesse e col mondo,
ha scoperto per la prima volta in modo netto che aveva paura di fidarsi delle persone in generale e di se stesso e che ne era addirittura angosciato.
Anche per lui valevano i diffusi luoghi comuni come
“non si può avere tutto”, “la vita non è facile” e…“quel che non ammazza rende più forti”
per cui tollerava, sopportava, rimandava e si sentiva in colpa.
Forse succede anche a te, che ti senti in colpa di non riuscire a fronteggiare con più leggerezza i problemi quotidiani;
ma non c’è niente di cui sentirti in colpa!
Se il disagio esiste significa che per te è già reale e quindi è già indispensabile capirlo e occupartene.
Con N. abbiamo lavorato sul trauma del tradimento del padre e sul permesso di essere visto oltre che sulla capacità e il diritto di scegliere il meglio per se stesso.
Nell’arco dell’anno si è iscritto a dei nuovi corsi di specializzazione, ha cambiato servizio e si sta mettendo in proprio come massaggiatore; i litigi con la fidanzata si sono trasformati in discussioni costruttive.
A te chi ha fatto credere che “quel che non ti uccide ti rende più forte”?
Ciao, sono Anna, specializzata in Life coaching e accompagnamento verso il cambiamento e la vita vissuta come avventura e missione.
Con il mio percorso •Il Tuo Posto Nel Mondo• ti aiuto a liberarti dai blocchi che ti fanno sentire sbagliato e che ti impediscono di avanzare con leggerezza e gioia, perché credo davvero che il mondo si possa cambiare in un mondo di pace e armonia, una persona alla volta.