Sono passata dall’essere così infelice da non vedere un domani, ingabbiata in un lavoro che mi dava sicurezza economica, ma che non aveva più senso per me, a potermi addormentare e svegliare serena libera dai pensieri martellanti a spasso tra i rimpianti del passato e le paure del futuro.

Ci sono molte ragioni per cui le persone sono alla ricerca di pace con se stesse e col mondo e più chiarezza, per me c’erano :

-la paura di spegnermi nella tristezza

-e che un giorno i miei figli potessero credere di dovermi salvare invece di diventare adulti emotivamente autonomi e sereni.

CREDERE CHE SIA IMPOSSIBILE raggiungere la serenità e la libertà emotiva è uno degli scogli più ardui da superare, ma non permettere che esserti lasciato convincere di essere sbagliato ti chiuda e ti impedisca di andare avanti.

Per conoscere e finalmente sentire la gioia e la pace NON servono processore lunghi e faticosi!

Per me è stato effettivamente tortuoso, MA proprio per questo è diventato la motivazione perché NON continui ad esserlo anche per altre persone.

Nel mio Percorso IlTuoPostoNelMondo, che accompagna uomini e donne esigenti con sé stessi ma che non riescono a farsi valere a fare la pace con l’auto-giudizio per uscire dal caos e dare nuovo senso e direzione alle proprie scelte di vita, c’è tutto quel che serve.

Per carità! hai altro da fare che sedute settimanali per anni versando lacrime!

Paola, nel momento in cui si sentiva completamente “fuori controllo”, incapace di gestire, di focalizzare e di concretizzare qualunque progetto, aveva messo via tutti i sogni, si sentiva schiacciata dal giudizio, in dubbio sul suo diritto di fare scelte personali e in colpa – da bambina veniva ridicolizzata e lei aveva creduto di essere sbagliata e incapace di stare al mondo – ma a pochi mesi dai nostri incontri ha ripreso e riconciliato le sue attività sia di musicista che di operatore olistico aprendo il suo nuovo studio.

Rossella, che nonostante le selezioni del concorso pubblico a cui stava partecipando stessero andando bene, si sentiva irrequieta, stava sveglia di notte e soffriva di dolori di stomaco. “Quello che faccio non è mai abbastanza”, “se vinco poi sono incastrata”.

Il lavoro insieme le ha permesso di comprendere che poteva ottenere il rispetto e l’ammirazione delle persone -genitori e famiglia- ANCHE dando precedenza all’ascolto e al rispetto di se stessa, smettendo di sforzarsi di rispondere alle aspettative altrui.

Una volta allentato il bisogno di tenere tutto sotto controllo, alla base della sua ansia, e il sentimento di tradire se stessa ha cominciato a ricevere meno consigli e riflessioni non richiesti e sentirsi libera di considerare anche di POTER rifiutare il posto una volta vinto il concorso, perché no! Invece vincendolo, non solo l’ha accettato ma ha scelto di diventare l’insegnante di grande ispirazione per i bambini che tutte le mamme vorrebbero per i propri figli.

Claudia era cresciuta sentendosi umiliata dal padre e dalle sue ingiunzioni tipo “fai schifezze” quando lei dipingeva coltivando il sogno di diventare un’artista. “Ho smesso di credere che sia possibile”; e invece sbloccando i programmi che la tenevano incatenata al giudizio degli altri e lasciavano che la ferisse.

In poche settimane ha dato vita alla sua arte di “dipingere emozioni”, come dice lei. “Ho trovato il coraggio di diventare l’artista che sono”, “Finalmente mi vedo”

(I nomi sono di fantasia, per proteggere la privacy, ma i fatti veri veri!)

Sì è possibile vivere senza:

-pensieri insistenti e

-sentimenti di colpa

-dover chiedere sempre scusa,

-domandare il permesso,

e invece avere chiaro:

-il tuo valore

-la tua unicità

-il tuo diritto di essere AMATO

-il TUO POSTO NEL MONDO e la tua direzione.

Vedi cos’hanno in comune queste storie?

Con gioia

Anna