Dalla paura di disturbare a delle relazioni autentiche

Quando M. è venuta da me era molto demoralizzata; si lamentava di incontri e appuntamenti rimandati o cancellati perché le persone non avevano tempo per lei, ma ne avevano per altre amicizie e altri impegni e le “davano buca”.
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Formandomi nel mio mestiere ho imparato che ciò che ci ritorna è sempre un prodotto del segnale che noi emettiamo.


Il problema è che di solito non lo sai e non lo vedi e quindi non sai che cosa fare di diverso.
Questo è normale perché non sai che ciò che emette quel segnale è la vibrazione dei tuoi programmi inconsci fatti proprio per creare quelle situazioni.
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Quello che succedeva era che M. comunicava in modo inconsapevole alle persone “non vorrei disturbarti”.


Le persone però non ti frequentano solo perché non sei di disturbo! ma perché sei piacevole;
solo che “Ci vediamo uno di questi giorni, quando hai tempo” suona molto come un “hai sicuramente qualcosa di meglio da fare”
e chi ti ascolta NON CAPISCE Il TUO BISOGNO e può intendere che sei tu che non hai abbastanza voglia.

M. aveva dei programmi inconsci tipici della ferita del rifiuto come
“non sono abbastanza interessante” e “nessuno mi ascolta”.
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Questo succede alla grande maggioranza delle persone che accompagno nel mio percorso Il Tuo Posto Nel Mondo rivolto a chi è esigente con se stesso ma non si sente mai abbastanza e vuole trovare leggerezza sentendosi in pace dentro, avendo avuto spesso situazioni di giudizio oppure di assenza emotiva di uno o di entrambi i genitori.
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Infatti M. aveva registrato nel suo inconscio “Sono di troppo”
e per questo aveva imparato a fare tutto da sola e ad escludersi.


Veniva da una famiglia in cui tutti erano presi da impegni e preoccupazioni e non avevano tempo per ascoltare nessuno, probabilmente nemmeno se stessi.
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Il lavoro che abbiamo fatto sui suoi programmi le ha permesso di
cominciare col riconoscere di AVERE dei bisogni, per poi sentire di avere diritto e di meritare di soddisfarli e smettere così di chiedere il permesso per tutto quello che faceva e sentirsi di troppo.


Passando dalla modalità “non voglio disturbare” a quella “so cosa mi fa stare bene, so di cosa ho bisogno e so come chiederlo”
ha sia selezionato le vecchie amicizie che fatto nuovi incontri.
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Quello che anche tu puoi GIÀ FARE  è cominciare a comunicare chiaramente i tuoi bisogni.
Come? Annotando in un quaderno di appunti come piace a te che TI chiedano le cose o che ti parlino di loro le persone, per poi poter fare lo stesso e inoltre cosa TI dici come dialogo interno quando sei con le persone, e accorgerti così se stai cercando di fare piacere ANCHE a te stesso.


Perché quando sai cosa vuoi e spostando l’asse della tua comunicazione dall’adattarti ai tempi e i bisogni degli altri a COMUNICARE cosa ti piace e ti fa stare bene, rendi sempre più autentiche le relazioni anche con te stesso e vedrai che anche le relazioni con gli altri inizieranno ad essere per te un vero supporto e fonte di gioia.

Anna

Studio Opsis 

Percorso Il Tuo Posto Nel Mondo

Ciao, sono Anna, specializzata in Life coaching e accompagnamento verso il cambiamento e la vita vissuta come avventura e missione.

Con il mio percorso Il Tuo Posto Nel Mondo ti aiuto a liberarti dai blocchi che ti fanno sentire “mai abbastanza” e che ti impediscono di avanzare con leggerezza e gioia, perché credo davvero che il mondo si possa cambiare in un mondo di pace e armonia, una persona alla volta.