“Ti fanno sentire una nullità?” Leggi qui, perché anche M.V. si sentiva così.

Una donna forte, bella, capace ed estremamente sensibile, aveva cambiato lavoro tre volte in 3 anni, con il sentimento di non avere scelta e nonostante la sua lunga esperienza ogni volta si sentiva trattata come un’apprendista.
Quando l’ho incontrata era furiosa e avrebbe voluto urlare le sue ragioni, ma sentiva di dover stare zitta, sorridere alle provocazioni e accettare tutto.

Le sembrava tutto sbagliato e ingiusto ed era scoraggiata.
M.V. prima di iniziare il Percorso •Il tuo Posto nel Mondo• che aiuta chi è affannato dal senso di vuoto e di solitudine a costruire con gioia la vita che si è sei scelto e a sentire di poter essere amato così com’è voleva finalmente arrivare a farsi rispettare e trovare un posto di lavoro dove sentirsi finalmente valorizzata come merita.

Non sapeva che reprimere la rabbia, sorridere da “brava bambina” e accettare
era semplicemente quello che aveva imparato fin da bambina senza alternative possibili e che l’aveva registrato come meccanismo automatico che la portava ad incontrare situazioni sempre simili.

Lavorando sul suo valore abbiamo insieme individuato che la rabbia che non aveva mai sfogato con sua madre, giudicante e invadente la sfogava negli altri ambiti della vita incluso il lavoro creando conflitto con chiunque le dicesse cosa doveva fare.

Insieme abbiamo sbloccato le convinzioni che le facevano credere inconsapevolmente a M.V. di non meritare, che le sue opinioni non fossero degne di essere considerate, che le sue scelte fossero discutibili e di poter essere giudicata senza ritegno e che creavano condizioni di frustrazione, facendola diventare insofferente a qualunque mansione in cui non fosse libera di decidere.

Insomma quando l’autostima è fortemente intaccata ti senti costantemente sminuito,
ti sembra che le persone attorno a te non capiscano il tuo valore e che sono la bacchetta magica possa far cambiare le cose.

E la magia c’è! Sono il cambio di prospettiva e la consapevolezza che il “come ci fanno sentire” gli altri dipende da noi: da cosa crediamo e pensiamo di noi stessi, degli altri e del mondo.
E quello si può cambiare.

Adesso M.V. è tranquilla,
NON ha cambiato posto di lavoro
ma si sente bene lì dov’è, sicura di poter essere se stessa senza doversi forzare, fingere o controllare, di poter parlare con la sua responsabile senza astio, senza temere le sue richieste e di poter lavorare e avanzare a suo ritmo senza sentirsi in difetto perché può esprimere quali compiti e ruoli le corrispondono meglio.

Inoltre, riconosce i complimenti e i riconoscimenti che le venivano rivolti anche prima, ma che passavano per lei inosservati.
Un mondo migliore è fatto di persone felici e M.V. sta contribuendo con la sua serenità.

Anna 

Studio Opsis